GRCMI013 Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma (CRASM)

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identificazione
GRCMI013
Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma (CRASM)
P8 Provincia di Grosseto
Evidenza naturalistica
SO 34, km 3,5, 58055 Semproniano (GR
GR003 La strada del vino e dei sapori Colli di Maremma
zona
Toscana
Grosseto
Semproniano
mt 550
recapiti
0564/986168; 0564/986194; 0564/987164
coordinate geografiche
43
0
0.00
8
0
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info
Si trova a pochi chilometri dal "Bosco di Rocconi", nei pressi del paese di Semproniano, lungo la strada che da questo conduce a Saturnia , sorto nel 1997 il Centro recupero animali selvatici della Maremma. Le funzioni principali del Centro sono quella di curare animali selvatici feriti, malati o comunque in difficoltà in vista della loro reintroduzione in natura e quella della riproduzione in cattività di specie rare o addirittura in pericolo di estinzione.
Il Centro, nato dalla collaborazione tra Delegazione Toscana WWF e Amministrazione Provinciale di Grosseto, ad oggi si presenta come una delle strutture più grandi d'Italia, potendo disporre di una superfice di ben 2.000 mq. coperta da voliere, recinti e box.
Naturalmente, le strutture sono state adeguate per poter ospitare qualsiasi specie della fauna selvatica autoctona. E, infatti, il Centro, ha differenza di altri specializzati su limitati gruppi di specie, ha curato non solo uccelli, ma anche mammiferi e rettili. Il C.r.a.s.M. nel primo anno di attività ha ricevuto 220 animali di 52 specie diverse di cui 114 hanno potuto riacquistare la libertà. Il Centro, insieme al Parco Faunistico del Monte Amiata e alla Riserva Naturale di Pescinello, costituisce poi una delle sedi operative del progetto Capovaccaio (progetto del WWF Italia per la riproduzione in cattività dell'avvoltoio in vista di reintroduzioni in natura).

Il centro può svolgere anche un importante ruolo educativo, tramite le visite di scolaresche. Naturalmente, per motivi etici, non tutti gli animali ospitati possono essere mostrati (alcuni hanno problemi di particolare gravità o non devono avere contatti con l'uomo per non compromettere le possibilità di reintroduzione), ma una visita al Centro risulta comunque sempre interessante per i ragazzi, che possono comunque osservare animali difficilmente avvicinabili in natura e, soprattutto, prendere conoscenza delle cause di degrado ambientale che ne hanno causato il ricovero.
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