OLIVO Olivo e sue varietà

identificazione
OLIVO
Olivo e sue varietà
P1 Liguria
Olio, olive e derivati
zona
RL
Tutto il territorio dell'entroterra ligure
altre info
No
Olivo Taggiasca
(Ponente ligure: Imperia e Savona).
Cultivar di olivo locale, il cui frutto viene utilizzato sia per la
produzione di olio che per le olive in salamoia e la crema. Molto diffusa in Liguria. Alberi capaci di raggiungere un grande sviluppo in
condizioni favorevoli, riscontrandosi olivi che raggiungono anche 15-16
metri di altezza. La chioma è molto ramificata, con rami tendenti ad
assumere un portamento pendulo, caratteristico. Le foglie sono allungate, regolari, di colore verde scuro, lucente nella pagina superiore e grigio-verdastro in quella inferiore. Le infiorescenze risultano allungate, spargole, provviste in media di 19-22 fiori. Il frutto ha forma cilindrica, allungata, leggermente ingrossata alla base: a maturità presenta un colore nero violaceo, con polpa poco consistente e molto oleosa. L'olio rappresenta in media il 27%. Resa al frantoio 24%. Si presta anche per indolcimento.
Maturazione delle drupe non contemporanea. Nocciolo piuttosto grosso, molto acuminato all'apice ed allargato alla base, con rigature irregolari poco profonde. Non denota una particolare resistenza ai comuni parassiti. La sensibilità alle basse temperature e alla siccità è notevole; tuttavia la razza è localmente molto apprezzata.

Olivo Razzola
(Provincia della Spezia).
Cultivar di olivo locale utilizzata per la produzione di olio. Il portamento
ricorda quello della Taggiasca, da cui differisce per avere i rami meno
penduli. Le foglie sono di media dimensione. Il frutto si presenta più
grosso ed allungato di quello della Taggiasca, di colore nero, a maturazione tardiva e scalare, molto ricco di olio con una resa al 24,4%. La pianta è poco resistente alle basse temperature ma costante nella produzione. Gli olivicoltori di La Spezia la giudicano ottima.