| La pardula, casadina o formaggella ha tipicamente una forma rotondeggiante di stella ad otto punte. La sottile pasta viene infatti pizzicata ai bordi per formare un cestinetto da riempire con un impasto a base di formaggio o ricotta. Tradizionalità, notizie e storia. La sua produzione, a livello familiare, è legata ai festeggiamenti pasquali. Nella provincia di Nuoro vengono anche chiamate Formagelle, Casadinas dal dialetto `Casu¿ che significa formaggio, utilizzato al posto della ricotta nella composizione del ripieno. Istruzioni per l'uso e curiosità. Le pardule, conservate in ambiente asciutto si conservano anche per una settimana. Normalmente vengono servite fuori dai pasti per accogliere gli ospiti. |
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| Ingredienti. Ricotta o (formaggio pecorino fresco di giornata), zucchero, uova, farina 00, semola, margarina vegetale, limone, lievito di birra e sale. Nella zona di Sassari si aggiunge l'uva passa. In alcune zone si aromatizza con zafferano. Preparazione. La pasta viene preparata con semola rimacinata, strutto, acqua e sale; dopo averla lasciata riposare per mezz¿ora si tira a sfoglia e vi si ritagliano dei sottili dischi del diametro di 10 ¿ 20 cm. Il ripieno è a base di formaggio pecorino freschissimo o ricotta, alcuni vi aggiungono uva passa, zafferano o altri aromi a seconda della zona di produzione. Si dispone una noce o una pallina di ripieno sul disco di pasta i cui bordi vengono ondulati fino chiuderli intorno al ripieno con dei pizzichi in modo da dare ad ogni pardula la classica forma. Cottura. Le pardule così realizate vengono disposte sulle teglie di cottura per essere infornate a 220° per circa 25 minuti. |
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