| Il prezzemolo sardo appartiene alla famiglia delle Umbrelliferae gen. Petroselinum ma, dal punto di vista morfologico, presenta, rispetto alle altre varietà oggi in commercio, dimensioni ridotte e foglie piccole, frastagliate e di colore verde scuro, aroma e gusto intensi. Il prodotto è venduto in mazzi di grandezza e peso variabile. Tradizionalità, notizie e storia. Gli anziani sostengono che la coltivazione del prezzemolo sia tradizione antica. La sopravvivenza di questa tipologia di prezzemolo fino ai giorni nostri si deve all¿usanza delle donne sarde di predisporre piccoli appezzamenti dedicati alle coltivazioni di erbe aromatiche dove il prezzemolo non mancava mai. In particolare nel comune di Sestu questa aromatica ha assunto, nel corso del tempo, una importante valenza economica tanto da guadagnarsi l¿appellativo di ¿oro degli ortolani¿, in virtù della sua capacità di garantire un reddito costante durante tutto l¿arco dell¿anno. Istruzioni per l'uso e curiosità. Si utilizza, come pianta aromatica, nella preparazione di numerose pietanze della cucina tradizionale sarda. |
---|
| Processo di produzione. La semina inizia a marzo e si protrae fino all¿anno successivo, è praticata manualmente a spaglio, il diserbo si esegue tradizionalmente tramite scerbatura. La raccolta avviene dopo l¿emissione di 6 - 7 foglie e prosegue ogni 30 45 giorni. Dopo il taglio si procede a una prima cernita del prodotto eliminando le foglie ingiallite o secche e alla composizione di mazzi di grandezza variabile, legati con la rafia o elastico, posti in cassetta e lavati con acqua corrente. Spesso confezionato in vaschette chiuse con film plastico microforato per alimenti. |
---|