| Il suinetto sardo da latte è caratterizzato da carni sode, compatte, sapide con grasso di copertura consistente di colore bianco o rosato e rivestite da una sottile cotenna (o cotica). Tradizionalità, notizie e storia. La ricetta del suinetto sardo, detto anche ¿porcetto¿ è di antichissima tradizione. Il dato storico di maggiore attendibilità riguardante le metodiche di preparazione ed utilizzo del suinetto sardo da latte sono riscontrabili nel testo ¿I costumi dell¿isola di Sardegna comparati con gli antichissimi popoli orientali¿, di Antonio Bresciani, edito nel 1850. Numerosi inoltre, sono i testi di gastronomia sarda che ne descrivono le metodiche di preparazione. Istruzioni per l'uso e curiosità. La tradizione culinaria sarda trova la sua migliore espressione proprio nel porchetto sardo arrosto e alla brace. L¿animale, privato delle interiora e pulito esternamente dalle setole che vanno bruciate con la fiamma, viene tagliato in due metà speculari, che vanno conficcate in uno spiedo. La carne va poi collocata e fatta cuocere ad una cinquantina di centimetri dal fuoco, preferibilmente preparato con legni aromatici. Tradizionalmente si serve su un letto di rametti di mirto che ne esaltano il gusto. |
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| Processo di produzione. Il suinetto sardo da latte viene alimentato quasi esclusivamente con latte materno. Si può effettuare una integrazione dell'alimentazione in ragione del 15% massimo sulla intera razione alimentare di prodotti naturali di origine biologica come ad esempio farina di granaglie, erbe, bacche, ecc. E¿ importante che, dopo la prima settimana di vita, possa muoversi liberamente in recinti controllati e di adeguata ampiezza. Viene macellato ad una età compresa tra i 30 e i 45 giorni, ossia quando raggiunge un peso compreso tra i 5 e i 9 chili. |
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