| Cita il Gallesio "La Gabbiana è la varietà dei luoghi freddi" da Pomona Italiana di Giorgio Gallesio: "...Io comincerò a dare qui un'idea di quelle (castagne) che si distinguono nell'Appennino Ligustico..." ".. Io le riduco a due, perchè non ne trovo che due che rappresentino delle qualità tali da meritare di essere distinte, e sono la Gabbiana e la Ciria." E continua:"... Io non ne ho mai trovate delle ugualmente gentili in alcun paese. Da per tutto ho trovato i Marroni e li ho trovati figurare come la prima tra le castagne, cosa che non succede dove si conoscono le Gabbiane e le Cirie." Sempre dal Gallesio si apprende che il mercato per queste varietà di castagne era addirittura internazionale, con esportazione a Marsiglia (Francia) e a Barcellona (Spagna). Attualmente presentano un mercato regionale ed interregionale, commercializzandole come "castagne secche" e come "farina di castagne". L'albero si presenta di medio vigore e di buona produttiva. Il frutto, di forma ellittica, è di pezzatura medio-piccola. La buccia (pericarpo) è di colore marrone intenso, molto sottile, mentre la polpa, di colore bianco grigiastro molto pronunciato, è morbida, butirrosa e fine. |
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| Minestrone di castagne
Antica ricetta della Val Polcevera (Genova)
400 g di castagne secche, 200 g di pasta fresca avvantaggiata, 200 g di borlotti, 1 cipolla, un mazzo di bietole, 4 carote, prezzemolo, olio, sale.
Mettere a bagno per una notte i fagioli e le castagne. In una pentola alta far bollire le castagne, pulite dalle pellicine, e i fagioli. Aggiungere le carote a rondelle e parte dell'olio. Salare e coprire. Intanto preparare un soffritto con la cipolla, il prezzemolo, l'olio restante ed un poco di sale. Trascorse due ore di bollitura, aggiungere il soffritto e le bietole tagliate finemente. Ricoprire. Dopo 15 minuti aggiungere la pasta tagliata in pezzi grossolani. Attendere la cottura della pasta e per ottenere una maggiore densità, far riposare prima di servire. |
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