| La Farina di castagne di Villa Basilica è iscritta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nell¿elenco nazionale dei prodotti tradizionali italiani ai sensi del D.Lgs 173/98 come farina di Neccio di Villa Basilica e registrata dall¿ARSIA, nel Registro dei prodotti tradizionali della Regione Toscana. Le prime notizie storiche della coltivazione del castagno a Villa Basilica risalgono a prima dell¿anno 1000, anche se forse quella più interessante è quella avvenuta intorno al 1500 relativa al divieto di taglio dei castagneti da frutto emesso dal Ducato di Lucca, il cui legname prodotto, andava ad alimentare le fucine locali per la fusione del ferro, utilizzato per la produzione delle spade, arte che ha reso famose in tutta Europa diverse famiglie villesi tra cui si ricorda quella dei Biscotti. Attualmente la produzione della farina è di circa 100 q.li anno, la cui dolcezza ed aromacità è data soprattutto dal fatto che la stessa non derivi da una singola varietà di castagne ma da una loro miscela (si utilizzano per lo più carpinese e pastinese, ma anche lucignana e silvana); il suo utilizzo varia dal classico castagnaccio e neccio, alle frittelle, alla vinata (polenta di farine di castagne con vino); si conserva dall'inverno alla tarda primavera a temperatura ambiente e, se conservata in congelatore, mantiene le proprie caratteristiche organolettiche per oltre un anno dalla sua produzione. La produzione della farina è quella classica con, l¿essiccazione delle castagne nel metato, la loro pulitura con le classiche bassoglie e la molitura con macine a pietra. Tra i mulini presenti in questo Comune, tutti funzionanti con la forza idraulica, si ricorda il "mulino delle fredi", che si trova nei pressi di Pariana, tuttora funzionante, la cui ristrutturazione risale al 1917.
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