PL20 Funghi Porcini dell'Alta Versilia, della Garfagnana e della Valle del Serchio

identificazione
PL20
Funghi Porcini dell'Alta Versilia, della Garfagnana e della Valle del Serchio
P5 Provincia di Lucca
Prodotti del sottobosco
zona
Toscana
Lucca
Garfagnana e Media Valle del Serchio
altre info
No
Le prime osservazioni scientifiche e le più vecchie fonti storiche, circa l¿ importanza dei funghi in Lucchesia, risalgono alla metà dell¿ottocento quando il botanico Puccinelli (1808-1850) pubblicò nel 1841 ¿Osservazioni sui funghi dell¿agro lucchese¿. Le prime testimonianze scritte sull¿importanza dei funghi nella Garfagnana si hanno con il De Stefani 1883. La commercializzazione dei funghi si ritiene, da alcuni scritti, che risalga a prima del 1850 (¿Garfagnana la tradizione dei funghi¿ di Cecchini e Narducci 2003). Il fungo della Garfagnana veniva commercializzato allo stato fresco sui mercati delle città vicine fino ad arrivare a Milano, Roma e Genova. Il fungo secco partiva dal porto di Genova per arrivare ai mercati del Nord America e dell¿Inghilterra. Il fungo porcino della Garfagnana e Media Valle del Serchio è ancora oggi molto ricercato, nasce nei boschi di conifere e latifoglie. In particolare i castagneti (chiamati ¿selve¿) forniscono un porcino molto più saporito. Con il nome generico di fungo porcino si raggruppano 4 specie diverse: Boletus edulis., Boletus aestivalis, Boletus aereus, Boletus pinophilus. Raramente le quattro specie si trovano contemporaneamente in uno stesso territorio, in genere la presenza di una specie rispetto ad un¿altra dipende dalla stagione dall¿altitudine. La normativa della Regione Toscana prevede che possano essere raccolti soltanto i funghi con diametro del cappello superiore a 4 cm. Il processo di lavorazione consiste essenzialmente nella essiccazione del prodotto fresco.
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ItinerarioAzioni
LU001 Ponti nel tempoProd-Itin:565
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