| I mitili vengono allevati in vivai la cui singola area varia da 500 a 2000 metri quadrati.
I vivai sono costituiti da pali di ferro zincati puntati sul fondale o da galleggianti collegati tra loro da corde di nylon, tese sotto il livello del moto ondoso a cui sono annodati i cosiddetti pergolati o reste su cui crescono i mitili. Le reste sono a loro volta formate da reti di nylon a calza tubolare in numero di due, poste una dentro l'altra, all'interno delle quali vengono posti i grappoli di giovani mitili. Nel corso del ciclo di allevamento, che dura da 13 a 15 mesi, le reti vengono sostituite pił volte, utilizzando maglie a dimensioni opportunamente crescenti.
Trascorsi tre mesi dall'inseminazione, i mitilicoltori, a bordo della loro imbarcazione, chiamata "schio", afferrano e tirano su le corde con i mitili e scelgono i frutti pił grossi fino al raggiungimento della quantitą di raccolta stabilita. Dopo aver subito il processo di depurazione, i mitili vengono confezionati in reti da 2 Kg. |
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| I muscoli sono consumati in vari modi, anche crudi. Sono ottimi fritti, ripieni, nel sugo e nella zuppa di cui proponiamo la ricetta.
Ingredienti: 2 kg di muscoli, prezzemolo, aglio, olio, 1 bicchiere di vino bianco, sale o pepe bianco.
Preparazione: tritare il prezzemolo e l'aglio, ne basta uno spicchio, e farli rosolare. Unire i muscoli dopo averli puliti lasciati schiudere. Conservare il liquido che avranno espulso e filtralo. Aggiungere il vino, il sale, acqua e il brodo di mitili. A cottura ultimata servire con crostini di pane. |
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