PRO011 Farina di castagne della Lunigiana

identificazione
PRO011
Farina di castagne della Lunigiana
P4 Provincia di Massa Carrara
Paste, pane e farine
zona
Toscana
MS
Lunigiana
300
altre info
No
La farina di castagne della Lunigiana è contraddistinta da una consistenza molto fine e da un colore avorio-crema. Ha sapore dolce e un intenso profumo di castagne.La tradizionalità del prodotto è legata alle caratteristiche organolettiche delle cultivar locali e all’antichissima tecnica di condizionamento (affumicatura) che ha luogo nei tipici metati per mezzo di un fuoco alimentato costantemente con legna di castagno.
Pan di legno Ingredienti:
Farina di castagne- acqua-sale.
Preparazione:
Si mette sul fuoco, fatto con la legna, il paiolo con due terzi di acqua leggermente salata, appena l’acqua bolle si versa la farina (in proporzione di circa 400-500 gr per litro d’acqua) un po’ per volta ma velocemente, iniziando subito a rigirare “mestare” energicamente con un bastone di legno il “mestone” per sciogliere gli “zeccoli” (grumi di farina non sciolta) ed aggiungendo acqua calda se la polenta risulta troppo compatta.
Si continua a mestare senza interruzione fino a portarla a cottura quando l’impasto “nastra”(rimane compatto a spire) attorno al mestone, ci vorranno circa 10 minuti.

A questo punto bisogna creare la “vescia” cioè si deve formare un’intercapedine fra le pareti del paiolo e la polenta in modo che questa, quando la si scodella, possa staccarsi, con un colpo solo, tutta assieme dal recipiente, assumendo la tipica forma tonda e ben convessa.
Quindi si toglie il paiolo dal fuoco e con una “mestola” (una paletta di legno), bagnata e passata nella farina, più volte si passa intorno ai bordi del contenitore riavviando verso il centro la polenta.
Si rimette poi il paiolo al fuoco e si aspetta qualche secondo, ripetendo l’operazione con la mestola e la farina finché si sente che la polenta rigonfiando fa uno sbuffo ed inclinando il paiolo si vede che si stacca dalle pareti laterali.
Dopo poco la si versa su una tovaglia,si lascia brevemente riposare e si taglia con un filo da cucito dapprima in 4 parti poi a fette.

La polenta dolce costituisce la base per accompagnare degnamente diversi cibi che tradizionalmente sono: aringhe, sardine salate, baccalà, carne di maiale, tegamaccio (spezzatino in umido fatto con i ritagli di carne di maiale, tradizionale il giorno della lavorazione del maiale), salsicce, rigatino, fegatelli di maiale, frittata di patate e salsiccia, raveggiolo, ricotta e pecorino fresco.
Nessun elemento.
ItinerarioAzioni
MS001 Strada del Vino dei Colli di Candia e di LunigianaProd-Itin:472
MS002 Rete degli agriturismi della Provincia di Massa CarraraProd-Itin:517
Nessun elemento.